Paolo Mottana
La vergognosa cecità educativa nei confronti dei cuccioli d’uomo
La condizione dell’infanzia si sostiene che abbia fatto grandi progressi negli ultimi decenni. Forse la sua conoscenza ma non necessariamente il suo trattamento. Cosa ci impedisce di percepirne le attese fisiologiche, vitali, educative in senso ampio e non solo assoggettate alla visione del mondo adulto?
Una sostanziale anestesia, anestesia letterale e simbolica, una rimozione dell’infanzia e dell’adolescenza.
Quando ritroveremo lo sguardo e l’accoglienza che il bambino ma anche l’adolescente meritano forse riusciremo a capire che quel periodo incomparabile e peculiarissimo della vita richiede qualcosa di radicalmente altro dalla scuola e dalle normali agenzie educative: richiede un ribaltamento dell’ottica formativa in direzione esperienziale, nella direzione di un ritorno dei più piccoli nella vita sociale e di un loro contributo partecipativo a edificare la vita comune del futuro