Connettersi alla vita: adesione, reciprocità, rinnovamento
L’intervento evidenzia come la forma tecnologica delle connessioni non possa sostituirsi alla prima connessione esistenziale, che è il rapporto con la vita. Si tratta di chiarire che cosa significhi aderire alla vita stessa ed elaborare culturalmente questo radicamento. Esistono due direzioni divergenti in tale cammino: o costruire la propria identità egocentrata stabilendo muri di separazione in ogni relazione, oppure maturarla e rinnovarla come identità transitiva, preferendo le dinamiche di aperta reciprocità e di condivisione.
Roberto Mancini è professore ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università di Macerata dove ha ricoperto e ricopre diversi incarichi.
Ha insegnato Culture della sostenibilità presso l’Accademia di Architettura dell’Università della Svizzera Italiana a Mendrisio. È stato membro del Direttivo dell’Università per la Pace delle Marche, per la quale è responsabile della Scuola di Altra Economia.
Collabora stabilmente con le riviste “Servitium”, “Ermeneutica Letteraria” e “Altreconomia”. Dirige la collana “Orizzonte Filosofico” e la collana “Tessiture di laicità” presso Cittadella Editrice di Assisi. Collabora da anni con il “Centro Volontari per il Mondo” di Ancona, con il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA) e con la Comunità di Bose.
Nel 2009 ha ricevuto il premio “Zamenhof – Voci della pace” dall’Associazione Italiana per l’Esperanto e dalla Regione Marche.
Dal 2012 svolge i seminari di “Officina del pensiero critico” presso il Master EMBA dell’Università LUISS “Guido Carli” di Roma.